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Individuato abbastanza presto, il cancro al colon può essere curato molto bene. Approfittate di questa opportunità per valutare con il vostro farmacista il rischio di sviluppare un cancro al colon.
Il termine cancro al colon comprende i tumori dell’intestino crasso (carcinoma del colon) e del retto (carcinoma del retto). In gergo tecnico vengono chiamati carcinomi del colon-retto. Il cancro al colon è la terza forma di cancro più diffusa tra gli uomini, la seconda tra le donne. Ogni anno, questo tumore a crescita rapida colpisce circa 4000 persone, che equivale al 10% dei malati di cancro. Il cancro al colon interessa soprattutto le persone più anziane, il cui rischio di contrarre questo tipo di cancro risulta particolarmente elevato. Ma niente paura: prima viene diagnosticato un cancro al colon, maggiori sono le probabilità di guarigione.
Come nasce un cancro al colon non è del tutto chiaro. Certo è che laddove le cellule della mucosa intestinale si moltiplicano a dismisura e senza controllo si sviluppa un tumore. Principalmente si manifesta nell’intestino crasso. Circa il 90% delle malattie tumorali maligne dell’intestino nasce dalla degenerazione di polipi intestinali benigni -escrescenze della mucosa intestinale dalla forma simile a dei funghi – che continuano a crescere e le cui cellule mutano diventando cancerogene. Al contrario sono assolutamente innocui i diverticoli intestinali, che sono delle semplici estroflessioni della mucosa intestinale.
Il cancro al colon non nasce da un unico evento dannoso. In un breve lasso di tempo, l’intestino è in grado di sostituire milioni di cellule; una rigenerazione cellulare molto sensibile alle alterazioni, infatti i polipi nascono proprio dalla produzione eccessiva di cellule. Spesso ci vogliono decine di anni prima di raggiungere la quantità critica di mutazioni genetiche - ecco perché con l’avanzare dell’età aumenta anche il rischio di cancro.
I polipi degenerati (cellule tumorali) si sviluppano in maniera molto aggressiva nei tessuti circostanti. Attraverso la circolazione sanguigna e linfatica si diffondono in tutto il corpo e creano metastasi.
Come mai lo screening del cancro al colon è così importante?
Ogni anno circa 1.700 persone in Svizzera muoiono di cancro al colon. Un numero elevatissimo! Solo i tumori alla prostata, ai polmoni e al seno mietono più vittime. La buona notizia? Chi riconosce precocemente il tumore al colon, ha buone possibilità di guarigione. Le statistiche non mentono: dal 2002, la colonscopia viene proposta come misura precauzionale in Germania a donne e uomini di età superiore ai 55 anni. Nel frattempo, il tasso di mortalità tra le donne è diminuito del 26,5% e negli uomini del 20,8%. Sfruttate questa opportunità e fatevi esaminare.
6 consigli per la prevenzione nella vita di tutti i giorni
Secondo gli esperti, se le persone vivessero in maniera più sana il tasso di cancro al colon verrebbe dimezzato. Questo significa effettuare esami di screening regolari e adottare uno stile di vita sano o perlomeno più sano.
Per ottenere maggiori informazioni preliminari (senza appuntamento), contattate la vostra farmacia. I nostri farmacisti saranno in grado di consigliarvi in modo esaustivo. Il test del rischio permetterà di determinare il tipo di analisi più adatto alle vostre esigenze. In base ai rischi e ai sintomi, è possibile che il vostro farmacista vi consigli di consultare immediatamente un medico. In caso contrario, potrete ricevere un kit per l'analisi delle feci. Il laboratorio invierà i risultati al vostro farmacista, che vi spiegherà i risultati del test.
Il prezzo e la modalità di esecuzione dello screening del cancro del colon-retto variano a seconda dei cantoni.
Screening dopo i 50 anni
In assenza di predisposizioni familiari e di fattori di rischio elevati, lo screening è raccomandato a partire dai 50 anni. Se il risultato della colonscopia è negativo, è sufficiente ripetere l'esame ogni dieci anni. Si consiglia di effettuare l'analisi delle feci ogni due anni. Questi esami sono un'alternativa per coloro che non desiderano sottoporsi a una colonscopia. Se vengono rimossi polipi, la colonscopia deve essere ripetuta ogni tre o cinque anni. In caso di predisposizione familiare (casi di cancro al colon in famiglia), una diagnosi precoce può salvare vite. Se i pazienti della famiglia sono parenti di primo grado, lo screening deve iniziare al più tardi a 45 anni. Per massimizzare la precauzione, è possibile effettuare una prima colonscopia dieci anni prima dell'età in cui si è manifestato il tumore nel parente malato.
La colonscopia e la ricerca di sangue occulto nelle feci hanno dimostrato la loro efficacia e affidabilità nella diagnosi precoce del cancro al colon.
Colonscopia: La colonscopia è attualmente considerata il metodo più efficace e preciso per una diagnosi precoce del cancro al colon. Il termine colonscopia significa letteralmente "guardare all'interno del colon" e l'esame viene eseguito da un gastroenterologo. Prima dell'esame, l'intestino viene svuotato con l'uso di lassativi prescritti dal medico. Dopo un primo esame dell'intestino effettuato manualmente, il gastroenterologo introduce nell'intestino un tubo sottile e flessibile (endoscopio) dotato di una telecamera miniaturizzata e una fonte di luce. Attraverso i canali presenti all'interno dell'endoscopio, lo specialista può prelevare campioni di tessuti sospetti o rimuovere polipi intestinali. I campioni vengono poi analizzati in laboratorio per rilevare la presenza di cellule cancerogene o altre alterazioni. La colonscopia dura tra i 20 e i 30 minuti e viene generalmente eseguita in regime ambulatoriale. Questo metodo è praticamente privo di complicazioni, ma è considerato impegnativo e percepito come sgradevole.
Esame delle feci:
Poiché le neoplasie intestinali spesso sanguinano, la presenza di sangue nelle feci è uno dei principali indicatori di cancro al colon. Tuttavia, la quantità di sangue evacuata con le feci è così piccola che non è visibile a occhio nudo. Solo l'esame delle feci può quindi rivelare la presenza di sangue occulto. Per effettuare il test, è sufficiente richiedere il kit, che vi permetterà di raccogliere un campione di feci comodamente a casa vostra. Potrete quindi inviare direttamente il campione al laboratorio. La presenza di sangue nelle feci significa necessariamente che c'è un cancro? No. Un sanguinamento può avere spesso cause innocue come emorroidi o infiammazioni intestinali. Tuttavia, in questi casi, sono fortemente consigliati esami aggiuntivi come la colonscopia.
Buono a sapersi: non tutte le neoplasie sanguinano. Di conseguenza, in assenza di sangue nelle feci, una malattia tumorale potrebbe comunque essere presente. Solo la colonscopia può eliminare ogni dubbio, poiché il test delle feci permette di rilevare un cancro nel 70-80% dei casi, e i polipi solo nel 25% dei casi. Per confronto, la colonscopia è affidabile al 90%. Un solo esame delle feci non è sufficiente per identificare eventuali alterazioni patologiche. Per questo motivo, si consiglia di ripetere l'esame più volte per ridurre il rischio.
Può pagare anche comodamente con fattura.